giovedì 20 giugno 2013

Let's Summer!!!


 È arrivata l’estate! Tempo di sole, mare, vacanze…ma anche di caldo torrido, mosche e tafani! Quindi come combattere il caldo estivo con il nostro cavallo??? Ecco dei piccoli accorgimenti!

·         Tempo di doccia!
Quando laviamo un cavallo è molto importante che l’acqua non sia troppo fredda, ricordiamocelo, soprattutto se il cavallo è molto sudato e ha appena finito il lavoro. Partiamo sempre dagli arti per poi passare al petto e alla schiena. È sempre meglio non bagnare il cavallo sulla schi
ena direttamente con la canna dell’acqua, molti cavalli hanno paura e può capitare che l’acqua vada nelle orecchie e negli occhi, per questo motivo è meglio immergere la spugna in un secchio pieno d’acqua e strizzarla poi sulla schiena del cavallo.
Mettiamo poi nel secchio un po’ di sapone (se non abbiamo un sapone specifico per cavalli utilizziamone uno per umani a PH neutro che sia inodore), immergiamo la spugna e insaponiamo per bene il cavallo. Per il muso non utilizziamo il sapone ma solo la spugna imbevuta d’acqua e agiamo con delicatezza, molti cavalli non amano questa procedura e dovremo stare molto attenti a non spaventare il nostro amico. Lasciamogli annusare la spugna perché capisca che non è un pericolo e procediamo con il nostro lavoro.
Laviamo anche coda e criniera dividendole in ciocche per fare meno fatica e pettinandole per sciogliere i nodi.
Risciacquiamo per bene il nostro cavallo facendo attenzione a non lasciare nessuna traccia di sapone. Se dovesse rimanere provocherebbe prurito al cavallo.
Le gambe vanno strofinate con una spazzola con setole morbide per eliminare bene lo sporco, passiamo con il getto d’acqua per eliminare il grosso dello sporco e poi insaponiamo abbondantemente anche contro pelo per eliminare ogni traccia di terra e sporco e poi risciacquiamo. È molto importante avere cura delle gambe soprattutto insistendo sui nodelli e i pastorali poiché se trascurate possono provocare fastidiose ragadi.
Una volta finito prendiamo la stecca e passiamola con decisione su tutto il cavallo evitando le parti più spigolose come le gambe e la colonna vertebrale e passandola sempre nel senso del pelo. Con le mani o un asciugamano facciamo pressione sulle zampe per togliere l’acqua.


·         Il grasso sugli zoccoli
Va messo prima della doccia e ha due funzioni: è idrorepellente (protegge così dalle numerose docce estive) ma impedisce anche agli zoccoli di seccarsi. È da applicare con un pennellino apposito
·         S.O.S congiuntivite!
Alcuni cavalli, soprattutto in estate soffrono di congiuntivite a causa delle polveri portate dal vento che si accumula negli occhi. Per prevenirla è bene prendersi cura degli occhi dei nostri cavalli. Prendiamo quindi una porzione di garza sterile e imbeviamola nell’acqua borica. Avviciniamoci al cavallo e aspettiamo che chiuda le palpebre. Poggiamo quindi la garza sull’occhio del cavallo senza premere troppo e puliamo bene lasciando scendere l’acqua borica anche nel canale lacrimale. Aspettiamo qualche ora e ci accorgeremo che gli occhi del cavallo saranno più sporchi di prima, questo perché l’acqua borica avrà fatto salire in superficie tutto lo sporco che prima era negli occhi del cavallo. Con della garza puliamo gli occhi del cavallo e imbevendola in un infuso di camomilla facciamo degli impacchi freschi.
·         Attenzione! Mosche in agguato!
Per evitare che il nostro cavallo si riempia di fastidiose mosche e tafani anziché ricorrere ai soliti prodotti possiamo usare metodi naturali.
Diluite dell’aceto di mele in una bacinella con un po’ d’acqua (diciamo 1 tazza di aceto per 2-3 di acqua). Versate il tutto in uno spruzzino (o utilizzate una spugna) e distribuitelo in modo omogeneo su tutto il cavallo.
Altro rimedio naturale è l’aglio. Uno spicchio da aggiungere alla dieta giornaliera del cavallo rende il suo sudore sgradevole per le mosche. In commercio ne esistono anche in polvere e scaglie.
·         Sella e finimenti
In estate si sa il cuoio tende a seccare; a rischio sono quindi sella, testiera, redini e stivali. Occupiamoci di pulirli adeguatamente con un po’ di sapone di marsiglia (si trova in selleria) con l’’aiuto di una spugna. Applichiamo poi il grasso apposta per il cuoio (lo trovate sempre in selleria) con una spugnetta senza esagerare e lasciamo asciugare.
·         È importante montare nelle ore più fresche della giornata: mattina presto e tardo pomeriggio
·         È bene aggiungere alla dieta del cavallo frutta fresca come mele oppure verdura come carote per aiutarlo a combattere il caldo. Lasciamogli il sale e soprattutto controlliamo sempre che abbia acqua sufficiente. Inoltre possiamo ridurre il fieno di mezzo kilo e aumentare i cereali: avena e mais sono più leggeri dell’orzo, la crusca è rinfrescante per l’intestino.
·         Lasciamo a disposizione del cavallo un rullo di sale per reintegrare i Sali minerali.

·         Controlliamo che il cavallo abbia sempre a disposizione acqua sufficiente e che il beverino sia sempre pulito.

lunedì 17 giugno 2013

tempo di vacanze :')

sono molto emozionata!!! Mio papà ha detto che faremo una vacanza di 1 settimana interamente a cavallo :) toscana o trentino! Non vedo l'ora <3

venerdì 14 giugno 2013

Monta Americana - Reining

Ho pensato a un post sull'equitazione americana in quanto mi ha sempre affascinata e nel blog non ne avevo mai parlato....trovo questa disciplina così come il barrel davvero entusiasmanti e spettacolari e li guardo sempre con grande ammirazione. Alcune volte mi è capitato di sentire che la monta americana è più facile di quella inglese e anche se io non la pratico mi sono subito sentita in overe di difenderla poichè credo sia davvero difficile e necessiti di grande precisione!!!

MONTA AMERICANA - IL REINING



Il reining nasce dal lavoro dei cowboy con il bestiame. Essi utilizzavano i caballi per radunare, spostare e dirigere le mandrie di bovini nelle praterie. I cavalli quindi dovevano svolgere repentini cambi di andatura, girate rapide e frenate precise, dovevano quindi essere molto agili e veloci e rispondere perfettamente ai comandi. Da qui il nome reining che significa letteralmente “lavoro di redini”. Con il passare degli anni i cowboy cominciarono a cimentarsi in competizioni dove mostravano l’abilità e la bravura dei loro cavalli mettendo le basi dello sport omonimo.
Le principali manovre sono:
·         Spin o Turnaround : è una rotazione di 360° facente perno sulla zampa posteriore interna, mentre la propulsione viene data dalla gamba esterna posteriore e dalle gambe anteriori. La posizione del posteriore va mantenuta tale per tutta la durata dello spin. La rotazione ideale è fluida, precisa, veloce e ritmata.
·         Sliding Stop: a è la figura simbolo della specialità: al cavallo, lanciato al galoppo in dirittura lungo uno dei lati lunghi dell'arena, viene chiesto uno stop immediato. Egli, agevolato da una propensione naturale e da un'apposita ferratura dei posteriori (i ferri particolarmente lisci creati dai maestri maniscalchi statunitensi per il reining si chiamano appunto "slider"), blocca le gambe posteriori portandole decisamente sotto di sè e continua a camminare con gli anteriori.
·         Il Back up è una manovra che segue sempre lo stop. Il cavallo deve dimostrare di saper indietreggiare velocemente in linea retta e senza opporre resistenza. Più il back è preciso (diritto) e veloce, più la manovra è apprezzata.
·         Cerchi: L'esecuzione prevede dei cerchi veloci e grandi, ed altri lenti e piccoli. Nello svolgimento dei cerchi grandi il cavaliere deve dimostrare di avere il cavallo perfettamente sotto controllo anche ad alta velocità e di poter rallentare, eseguendo cerchi di dimensioni inferiori, senza che il cavallo ponga resistenza.
·         Rollback: Il Rollback segue la manovra dello Stop ed è una rotazione di 180° eseguita sui posteriori. Appena terminata la "scivolata" il cavallo compie un dietro/front caricando tutto il suo peso sui posteriori per poi continuare a galoppare in linea retta dalla parte opposta. Sono penalizzate le uscite dal rollback al trotto per più di due tempi e si è squalificati se il trotto viene mantenuto fino alla metà della lunghezza dell'arena.
Se a seguito del Rollback il cavallo inizia con un galoppo falso, il cavaliere ha tempo di effettuare il cambio fino a prima del raggiungimento del lato corto dell'arena.

Il Reining riconosce undici percorsi (Patterns) con diversi gradi di difficoltà. Ogni Pattern include da sette fino ad otto differenti manovre. Ognuna di esse è giudicata singolarmente.
Il cavaliere inizia il suo percorso con un credito pari a 70 punti. Le manovre vengono poi valutate da giudici qualificati in incrementi di ½ punto (da -1 ½ a +1½).
·         - 1 ½    gravemente insufficiente (extremely poor)
·         1 molto insufficiente (very poor)
·         ½ insufficiente (poor)
·         0 corretto (correct)
·         + ½ buono (good)
·         + 1 molto buono (very good)
·         + 1 ½ eccellente (excellent)

Esistono poi delle penalità che, considerate assieme ai punti accumulati durante la performance, danno il punteggio finale.

Dressage 1° Lezione - Spalla Indentro

Dressage 1° Lezione – Spalla indentro

La spalla indentro è fondamentale per eseguire molte delle figure di dressage (travers, renvers, appoggiata…). È con questa infatti che il cavallo impara a flettersi attorno alla gamba interna ed essere più sciolto.

Nella spalla indentro i posteriori del cavallo e il suo bacino si muovono su una linea retta mentre gli anteriori sono più spostati verso l’interno. Il posteriore interno si sposta sulla stessa linea dell’anteriore esterno. Guardando il cavallo frontalmente infatti il posteriore interno viene coperto dall’anteriore opposto.

Si può eseguire al passo, al trotto e al galoppo. Se fatta correttamente è un esercizio molto importante per il cavaliere (in essa sono racchiusi tutti gli aiuti che bisogna saper utilizzare nell’equitazione) sia per il cavallo (è una ginnastica completa).

La posizione del cavaliere è quella per iniziare una volta. Quando il cavallo porta gli anteriori verso l’interno per iniziare la volta, il bacino del cavaliere rimane dritto e sposta le spalle leggermente verso l’interno. Un aiuto è la gamba esterna che arretrando leggermente impedisce alle anche di spostarsi verso l’esterno. Cavalieri inesperti tendono ad utilizzare la redine interna per eseguire la spalla indentro creando con l’avanbraccio un angolo di 90°, niente di più sbagliato! Infatti è la gamba ad essere fondamentale per eseguire la spalla indentro mentre la redine interna e l’avambraccio devono formare una linea retta. Utilizzando la redine interna si crea soltanto contrattura al cavallo che tra l’altro fletterà solo il collo e si perderà contatto. 
Un’altra cosa importantissima da ricordare è che non bisogna mai essere rigidi ma piuttosto bisogna assecondare i movimenti del cavallo.

Quando ci si avvicina alla spalla indentro per la prima volta (sia per il cavaliere che per il cavallo) è più importante che il cavallo sia sciolto e fluido piuttosto che esegua una spalla indentro precisa ma contratta. Con il tempo e l’allenamento si arriverà ad ottenere entrambi i risultati insieme, ma non si parte mai da una spalla indentro perfetta.

(mi dispiace per i video che non sono il massimo, ma non ho trovato altro purtroppo :(  )

giovedì 13 giugno 2013