martedì 16 aprile 2013

razza: Akhal-Teké


Razza: Akhal-Teké

L’Akhal-Teké è' originario del Turkmenistan, ex repubblica sovietica dell'Asia centrale. La sua regione d'origine è un'oasi in mezzo al deserto del karakorum, la valle dell'Akhal. Questo territorio  era abitata da una tribù turcomanna, i Tekè.
 Nei secoli hanno selezionato questi cavalli con speciali caratteristiche. Un fisico asciutto, arti solidi, cosce lunghe che permettono scatti molto veloci, criniera e coda abbastanza radi per impedire alle sterpaglie delle steppe di impigliarsi, zoccoli robusti (spesso non necessitano di ferratura). Il clima della steppa li ha resi molto versatili, capaci di resistere al freddo, al caldo e con poca acqua a disposizione. Oltre alla sua eleganza l’Akhal-Teké è famoso per il suo mantello dai riflessi metallici. Questo è dovuto non solo dalla pelle molto sottile, ma soprattutto dalla forma conica e cava dei peli del mantello la cui sommità risulta semi trasparente. Questo rappresenta un vantaggio poiché respinge il freddo e soprattutto riflette i raggi del sole.

Non esistono caratteristiche morfologiche precise poiché esistono ben 17 diverse linee di sangue tuttavia tutti presentano testa dal profilo rettilineo o leggermente concavo e tutte le caratteristiche sopra elencate poiché favorevoli alla vita dura che dovevano svolgere.
Per i Turkmeni questa razza è patrimonio nazionale tanto da essere rappresentato al centro dello stemma della loro repubblica. Gli Alkha-Teké furono cavalcatura di Sciiti, Parti, Amazzoni e addirittura Bucefalo, il cavallo di Alessandro Magno.
Apprezzato nei secoli per le sue prodigiose doti di fondo e resistenza, il cavallo turkmeno è molto dotato per il dressage: Absent è stato uno dei cavalli più premiati nella storia dei Giochi Olimpici. Ricevette una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma (1960), due di bronzo a Tokio (1964) e una d’argento in Messico (1968).
Non è tuttavia da sottovalutare la sua grande resistenza che lo rende perfetto per l’endurance e la sua versatilità e capacità di apprendimento grazie alle quali è impiegato in moltissimi sport equestri (salto ostacoli, cross country, completo, trekking…).

ALTRE CARATTERISTICHE:
·         Mantello: Tutti i colori del mantello sono ammessi, il più comune è il baio, seguito dal falbo, dal morello, dal grigio, dal sauro; gli altri, tra cui palomino, golden black, pink-isabella (rosa salmone accompagnato spesso da occhi azzurri) in percentuali minori.
·         Statura: variabile tra 154 e 165 cm.












sabato 13 aprile 2013

Quiz ;)

Dai ragazzi un quiz ;)
1-qual e lo stato di origine del camargue?
2-quali sono le due razze che hanno contribuito a generare il pony falabella?
3-che differenza c'è fra una sella da salto e una da dressage?
4-quanti tempi ha il trotto?
5-qual e l altro nome del mantello isabella?
6-dove erano impiegati i pony shetland nella loro regione di origine?
7-come si chiama la famosa donna di cavalli che ha inventato il t-touch?
8-che colore sono i lipizzani alla loro nascita?
9-Quanti anni aveva Old Billy, il cavallo carroziere piû vecchio della storia?
10-a cosa serve "mettere il cavallo rotondo"?

Per rispondere avete tempo fino a mercoledì ;)

venerdì 12 aprile 2013

Dressage: introduzione


DRESSAGE: breve introduzione


Il dressage è propedeutico e indispensabile alla pratica di tutte le attività equestri. Tutte infatti debbono seguire un addestramento basato sul "lavoro in piano", che risulta indispensabile per la preparazione e il perfezionamento atletico.
Gli esercizi, movimenti e figure, fino a livello medio ("riprese M"), sono da considerarsi parte integrante di un addestramento generale e solo i livelli superiori sono da considerarsi specializzazione nella specifica disciplina del dressage.
La pratica del lavoro in piano è per tanto comune a tutte le discipline, anche non olimpiche e si traduce a livello sportivo in test di verifica dello stato di addestramento raggiunto.
Le riprese di addestramento sono pertanto test che, soprattutto per i gradi superiori, possono essere impiegate come verifica del livello raggiunto prima del passaggio al livello superiore.
Nelle competizioni di dressage, viene richiesto di eseguire a memoria una serie di movimenti, detti  figure (volte, serpentine, otto…). Il campo gara è  un rettangolo perfettamente piano che misura 20 x 60 ed è delimitato da una staccionata molto bassa sulla quale sono disposte 12 lettere, simmetriche tra loro.
L'alta qualità della prova viene dimostrata dalla libertà e regolarità delle andature, dalla leggerezza e fluidità dei movimenti.
Alla parte tecnica si affiancano le categorie Free Style che comprendono riprese libere con coreografia e accompagnamento musicale scelto dal cavaliere e spesso realizzato appositamente. Queste costituiscono uno dei momenti più spettacolari del dressage.
La tradizione del dressage affonda le proprie origini fin nell'antica Grecia: il primo testo noto scritto con riferimenti al dressage è del generale Xenofonte (430-354 aC), considerato fondatore della disciplina. Con il decadimento dell'antica Grecia, l'arte equestre scivolò lentamente nell'oblio e riguadagnò fama solo nel 16esimo Secolo, con il Rinascimento italiano.
Un'accademia equestre fu fondata a Napoli nel 1532 e gli insegnamenti che vi venivano impartiti dilagarono fino oltre i confini della Francia del periodo Barocco.
Nel 18esimo secolo, il dressage classico tocco i suoi massimi vertici con la creazione della famosissima Scuola Spagnola di Vienna (1729), che gettò le basi per la disciplina come la conosciamo oggi.
La prima competizione internazionale ebbe invece luogo a Torino  nel 1902.
Il dressage fu introdotto nei Giochi Olimpici nel 1912 a Stoccolma, quando gli stessi Giochi ebbero il loro moderno debutto.

diabete equino


IL DIABETE NEL CAVALLO



Uno dei primi sintomi di diabete nel cavallo è la così detta poliuria o polidipsia (bere e urinare molto). Un cavallo sui 500 kg beve normalmente 25 litri d’acqua al giorno e produce circa 15 litri di urina. Valori molto diversi possono essere sintomi di diabete o altre malattie.
Le cause dell’aumento dell’urina (che in un cavallo malato si presenta spesso torbida) possono essere molteplici. Ne ricordiamo 4:
insufficienza renale cronica
alterata produzione dell’Ormone Antidiuretico (ADH)
consumo psicogeno di sale
diabete
Vengono determinate quindi anche 4 tipi di diabete:
1.      diabete insipido, se non presenta glicosuria (cioè non ho glucosio nelle urine)
Ne esistono di due tipi.
Il diabete insipido da insufficienza renale cronica è dovuta proprio allo scarso funzionamento renale. Il diabete insipido da turbe della ghiandola pituitaria (sindrome di Cushing/Sindrome metabolica equina) è spesso causato da tumori benigni della ghiandola o adenomi. Induce un aumento del cortisolo (prodotto dalle ghiandole surrenali) e un alterato rapporto di insulina e glucosio. Causa una distribuzione anomala del grasso corporeo, dimagrimento e laminite.
2.      Diabete mellito se presenta glicosuria. SI differenzia in tipo 1 e 2.
Nel Tipo 1 non c’è produzione di insulina per distruzione delle cellule pancreatiche che la producono e che viene detto insulino dipendente perché la terapia si basa solo sulla somministrazione di insulina. Causa perdita di peso, iperglicemia, glicosuria.
Nel Tipo 2 invece non c’è resistenza dei tessuti all’insulina . C’è una ridotta produzione di insulina viene definito non insulino dipendente perché non sempre serve l’insulino-terapia. Causa iperglicemia e glicosuria.
La distinzione tra i due tipi di diabete può essere fatta con un esame particolare che è il Test di tolleranza al glucosio che valuta i valori di glicemia dopo la somministrazione di zuccheri al cavallo.

giovedì 4 aprile 2013

Ciao ragazzi :) chiedo scusa se in questi giorni non ho pubblicato nulla ma sono stata molto impegnata con parenti eccetera :) sto preparando due articoli abbastanza lunghi e per questo mi c vorrà un po' di tempo perchè non riesco a trovare materiale sufficiente....se riesco preparo un post anche su una razza, ma non vi garantisco nulla....abbiate pazienza <3